Oggi parliamo di Alitalia. Davide ci espone la sua opinione sul problema piloti
Vi voglio raccontare una storiella: nell'anno domini 2006, allorquando facevo parte di un team di giocatori di softair, frequentavo assiduamente un forum considerato il portale di riferimento per gli appassionati.
Fra i tanti giocatori che quotidianamente postavano ne ricordo in particolare uno che era famosissimo per le frequenti spese riguardanti nuovo e costosissimo materiale, che appena veniva acquistato era sottoposto a reportage fotografico ed annessa pubblicazione di un post sul forum.
Dopo mesi e mesi di sbavate su quei post, ad uno dei membri del forum venne la felice idea di chiedere a questo tizio che lavoro facesse, ipotizzando scherzosamente per lui un'attività di spaccio di stupefacenti!
Ebbene, il soggetto in questione era un pilota Alitalia, neanche un Comandante (grado per il quale se non erro ci vogliono almeno 20 anni di servizio); beandosi della sua ricchezza, confessò di guadagnare all'incirca 10.000 euro al mese netti, più bonus per straordinari che ogni tanto faceva ben volentieri visto che con i suoi viaggi intercontinentali poteva guadagnare e recarsi gratis nei paesi dove avrebbe acquistato il materiale di gioco, fra l'altro bypassando la dogana italiana; il tizio raccontò una vita beata, piena di tempo libero, e ringraziò il cielo di esser stato RACCOMANDATO per l'ingresso nella nostra compagnia di bandiera, che a sua detta paga gli stipendi più alti d'Europa.
Orbene, veniamo ad oggi.
Intensi scioperi, aereoporti bloccati, figure di merda con il mondo intero... I sindacati non c'entrano, hanno firmato... Sono i piloti a fare l'ira di Dio, la categoria che annovera fra le sue fila il protagonista del mio racconto.
Le ragioni della loro protesta sono l'insoddisfazione nei confronti del nuovo datore di lavoro, Roberto Colaninno, un imprenditore di modeste qualità secondo le loro attese (non sto qui a sciorinare curriculum, basti solo sapere che è uno che ha preso il gruppo Piaggio mentre era sull'orlo della catastrofe e l'ha reso uno dei migliori produttori mondiali, fra l'altro contrastando efficacemente l'ondata di scooter cinesi che ha invaso il mercato); i tagli e la fine degli sprechi li "mortifica come categoria"...
Io mi chiedo, e sarò banalissimo, ma me lo chiedo... Ma un operaio che guadagna 1000 euro al mese e a stento ci arriva a fine mese (o non ci arriva affatto), proporzionalmente a quella che è la protesta dei piloti cosa dovrebbe fare? Se chi guadagna 10 volte di più e si lamenta fa tutto ciò, chi guadagna 10 volte meno e lavora 1000 volte di più cosa dovrebbe fare?
Ad ogni modo, la domanda che mi faccio è la seguente: ma perchè non licenziano tutti quanti, bloccano la compagnia per 10 giorni e fanno nuove assunzioni?
Perchè i nuovi proprietari non tolgono la presunzione a questa casta e perchè i nuovi dirigenti non si tolgono la soddisfazione di far tornare strisciando quei piloti che ieri e oggi hanno messo in ginocchio il traffico aereo italiano?
E' un post di domande, l'ho notato...Non ho le risposte, ma spero che qualcuna di queste possa nascere dalle vostre riflessioni ed opinioni.
8 commenti:
hai ragione Davide, bel post...riguardo la tua ultima riflessione (è un post di domande, ma non ho risposte) servirà a consolarti, non so quanto, il fatto che l'Italia è il Paese dei punti interrogativi per eccellenza. Pertanto sentirti in dovere di trovare una risposta potrebbe risultare quasi antipatico, agli occhi di tanti....
Sono in parte d'accordo con il discorso da te fatto. Una cosa non mi convince: che la colpa sia addebitabile solo ai piloti. Per decenni a capo di questa compagnia ci sono state persone che hanno sperperato denaro e guidato la compagnia sull'orlo del fallimento. E loro non sono meritevoli di disprezzo? I piloti italiani avranno anche avuto anche contratti esagerati ma a quanto pare qualcuno non ha fatto il bene dell'azienda. In Italia poi funziona cosi: se rovini un'azienda importante causando danni alla collettività, sarai salvato dalla politica (vedi salva-manager). Non guardiamo solo ai piloti ma allarghiamo il nostro sguardo senza pregiudizi di classe
Il fatto è che Alitalia fino a poco tempo fa non aveva padroni, essendo comunque una compagnia statale, e pertanto le responsabilità erano molto sfumate.
Ora le cose sono cambiate.
Non ho parlato comunque di chi ha fatto il male della compagnia, ma di chi lo sta facendo ADESSO con queste proteste meschine, fatte da una classe che non meriterebbe di dire una singola sillaba, che finora ha navigato nell'oro e che deve capire che adesso sarà il mercato a stabilire il successo o il fallimento...
Prima di essere tacciata come l'antipatica di turno(mi sa che mi autoproclamerò tale :-P)-e prima di quotare in parte Vincenzo- pongo una domanda molto semplice a Davide:
con che criterio paragoni un pilota d'aerei a un operaio?
Il percorso per diventare piloti aeronautici -trattasi di professione che implica preparazione accademica - è uno dei più duri che esista,bisogna avere una salute di ferro(vista perfetta,preparazione fisica e psichica accertata da controlli periodici)l'addestramento inizia quando noi ci tiriamo le carte alle superiori e termina con qualcosa di parificato alla laurea(se non erro....)dopo anni di sacrifici che sono paragonabili a istituti quali l'Ecole Normale di Pisa(ossia:hai un tot di tempo per finire,se sfori vai a casa)in questo campo non esistono "scarti"(per quel poco che ne so i migliori vanno nel settore militare,ma cmq la selezione è inflessibile anche per il settore commerciale)pilotare un aereo è mestiere di responsabilità nei confronti di migliaia di persone;è solo per questo che hanno molte ore libere,perchè quando lavorano devono essere concentratissimi e freschi a livello psico-fisico.
Prima di sparare a zero un pizzico di attenzione ragazzuoli ;-).
Per quanto riguarda lo sfascio Alitalia,la protesta è stata anche di hostess e operatori diversi dai piloti che non prendono il loro stipendio e cmq quoto vincenzo quando dice che la situazione attuale è in buona parte generata dalla cattiva gestione dei fondi(e qui le responsabilità si perdono nella notte dei tempi...sarà un problema che avanti da minimo 10 anni i bilanci in nero di Alitalia)
Anto
Come sottolineava Anto il discorso dell'operaio-pilota non regge. Potremmo fare migliaia di esempi di professioni che in italia hanno guadagni estremamente esagerati rispetto a ciò che realmente forniscono alla società. Se vogliamo rimanere negli esempi banali potrei citarti le cifre guadagnate dai calciatori se invece vogliamo parlare di gente che lavora per la società potrei fare l'esempio dei politici, dei notai, di molti manager d'azienda (la maggior parte), di amministratori locali, professori universitari. Potrei continuare a lungo ma mi fermo qui.
ehm....guarda che il pilota si becca i soldi che merita,se lavorasse 12 ore al giorno a quest'ora saremmo tutti morti perchè la soglia di attenzione calerebbe provocando incidenti(e allora sì che ci saremmo estinti...sbagliare a portare un aereo non è proprio come sbagliare a cucire un vestito),che c'entrano i calciatori?quella è un'altra cosa ancora....stiamo andando decisamente off topic.Usiamo parsimoniosamente la funzione "quote" sennò si impapocchiano le ragioni di tutti :-P
dato di fatto è che i piloti sono solo un anello della catena Alitalia, non la personificazione della stessa.A cosa è mirata questa critica?Focus su questo ;-)
Anto
Anto
guarda la faccenda dei piloti e poi dei calciatori non era riferita a te ma a Davide. Se pensa che essi siano pagati in maniera eccessiva dovrebbe sapere che ci sono tante altre categorie che forse non meritano ciò che guadagnano (o non del tutto). Il tuo riferimento alla questione del riposo necessario e delle responsabilità del pilota è un'altra cosa, tra l'altro, condivisibile
i colleghi europei percepiscono cifre inferiori?
fonti di questa informazione?
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