mercoledì 27 maggio 2009

Vagoni separati




Dopo un lungo periodo di pausa riprendiamo. Ci sarà qualche novità che affronteremo in seguito. Una cosa che non cambierà sarà il prezioso aiuto di Marco Galice. questo è il suo nuovo pezzo.


Leggi razziali? Una menzogna! Italia Paese razzista? Ma quando mai! Il Governo e i rappresentanti del centrodestra continuano a indignarsi per le accuse che da più parti piovono su numerosi provvedimenti e proposte di legge varate ultimamente in tema di immigrazione e stranieri. Recentemente sono stati diversi quei provvedimenti che hanno scatenato reazioni e accuse non solo dai partiti di opposizione ma anche dal Vaticano, dalla Cei e dall'Unione europea: dalla denuncia degli immigrati irregolari ad opera dei medici di turno nei Pronto soccorsi ai cosiddetti presidi-spia, tenuti a segnalare alla Polizia i bambini figli di clandestini, passando poi per il respingimento senza soccorso degli immigrati provenienti via mare fino alla proposta di una candidata leghista al Consiglio provinciale di vagoni della metropolitana di Milano riservati ai soli stranieri. Nessun razzismo e nessuna legge razziale, continuano a ripetere dal Popolo delle Libertà (invero sarebbe da capire a quali libertà fanno riferimento...). Le opinioni nel merito possono contrastare, ma quel che è certo è che il nostro è un Paese storicamente ignorante e che poco ricorda, o conosce, o ha studiato del proprio passato e della propria storia. E forse, tanto per stimolare qualche riflessione, può risultare curioso e anche utile leggersi questo breve dialogo avvenuto qualche anno fa tra due brave persone che probabilmente saranno in grande simpatia a quella candidata leghista. Che nessuno di chi si definisce non razzista e non sostenitore delle leggi razziali si è comunque preoccupato di depennare dai candidati del centrodestra alla Provincia di Milano.

Sig. Goeb: “Io credo che sia impossibile permettere che gli ebrei si siedano accanto ai Tedeschi... Devono sparire dalla circolazione in pubblico, perché la loro presenza produce effetti di vera e propria provocazione. Oggi si vede ancora un ebreso sedersi in uno scompartimento ferroviario insieme a un tedesco. Il Ministero delle comunicazioni dovrà ordinare che siano riservati loro alcuni scompartimenti, che tuttavia saranno messi a loro disposizione solo se tutti i tedeschi presenti sul treno hanno trovato posto. Altrimenti dovranno restare in piedi nel corridoio”.

Sig. Goer: “Trovo più ragionevole dare agli ebrei degli scompartimenti speciali”.

Sig. Goeb: “Ma non quando il treno è pieno”.

Sig. Goer: “Un momento. Ci sarà un solo scompartimento ebreo. Quando sarà pieno gli altri ebrei non potranno salire sul treno”.

Sig. Goeb: “E se per ipotesi nel rapido di Monaco non ci fossero abbastanza ebrei? Ci sono due ebrei nel loro scompartimento e tutto il resto del treno è pieno. Questi due se ne stanno in uno scompartimento tutto per loro? No, bisogna dire che gli ebrei si siedano solo quando tutti i Tedeschi hanno già trovato posto”.

Sig. Goer: “Ma ci penseranno i passeggeri, in quel caso, a sbatterli giù dal treno!”.


Nb: si tratta del resoconto stenografico del Consiglio dei Ministri del Reich del 10 novembre 1938, giorno successivo alla “Notte dei cristalli”. Parlano il Ministro della propaganda, Joseph Goebbels, ed Hermann Goering, Feldmaresciallo di Adolf Hitler. Sette anni dopo saranno circa sei milioni gli ebrei sterminati nei campi concentramento.


Ma. Ga.