mercoledì 25 maggio 2011

Qualcosa di sinistra? Bastano le palle, grazie


Ho appena sentito su Omnibus il leghista Garavaglia fare un affermazione affascinante: sostiene che con la vittoria dei vendoliani diminuirebbero gli investitori stranieri e in poco tempo arriveremo alla situazione della Grecia perchè sono una forza politica che "rema contro". Potremmo farci una risata su questa frase ma io, invece, mi faccio una domanda. In studio c'era Gentiloni del Pd. Perchè non è intervenuto? Bastava un po' di eleganza, una frase detta con il sorriso. Si poteva far notare che le due tragedie prospettate rischiano di realizzarsi perché pensiamo a fare leggi per il capo invece che le riforme, perchè questo governo ha governato male e perchè un ministro della repubblica comunica con il governatore della regione Lombardia con le pernacchie. Perchè non ha detto nulla? Nessuno dice che sia necessario scendere a quell'infimo livello politico, intellettuale ed umano ma almeno le palle per denigrare un idiota. Diamine. Il problema dei continui schiaffoni presi dai leader della sinistra si risolverebbe  con un po' di personalità e di carisma. Sentiamo clamorosamente la mancanza di queste caratteristiche. Con questa destra allo sfascio garantirebbero una vittoria facile in ogni elezione. Soprattutto però è necessario tenere sempre gli occhi aperti sugli insuccessi e sulle mancanze del pdl e del governo ma manca l'autorevolezza per sostenere una politica forte ed alternativa al berlusconismo. Per questo dobbiamo fare un plauso a Pisapia che si sta muovendo in questa giungla di oscene malignità con leggerezza e classe. Gentiloni dovrebbe prendere spunto. Se vuole gli passiamo noi gli appunti.

Vincenzo D'Onofrio

sabato 21 maggio 2011

Final Cut



Tagliati. Standard & Poor's prende un provvedimento che solo gli stati in crisi hanno subito. Personalmente non amo queste società di rating ma bisogna prendere atto dei loro pareri. Sicuramente l'economia italiana non da fiducia agli investitori stranieri nonostante la difesa di Tremonti e Berlusconi. Avevamo già scritto dell'attenzione che tutti noi dovremmo porre sui dati economici. Le cose vanno male. Questo è il motivo delle pessime prestazioni della destra in queste elezioni. Nessuno lo dice. I pochi spiccioli nelle tasche degli italiani sono spariti. Berlusconi può dire che la colpa è della sinistra o dei giudici ma ormai nessuno lo crede. E' necessario un cambiamento. Intorno all'Italia stanno cambiando tante cose. Guardiamo con fiducia  alla Spagna dove gli "indignados" stanno protestando per dati economici non molto lontano dai nostri. Noi forse possiamo evitare la piazza. Il 12 e 13 giugno il referendum rischia di dare un colpo drammatico al governo. Abbiamo bisogno di consapevolezza. Se apriamo gli occhi l'Italia avrà qualche speranza. Per ora possiamo aiutare il cambiamento andando a votare. In futuro vedremo cosa sarà necessario fare.

mercoledì 18 maggio 2011

Estremisti a chi?!



Il post elezioni pre ballottaggio ci fornisce già qualche aspetto interessante sulle strategie politiche. La destra, vedendosi indietro nell'intoccabile Milano, ha messo in gioco le armi pesanti ovvero attaccare Pisapia sul personale e sminuendo gli insuccessi elettorali appena consumati. Ora sappiamo che l'avvocato milanese è un pericoloso sovversivo rosso, drogato, amico dei rivoltosi ed eversivi membri dei centri sociali,  spacciatore nei giardinetti che porta personalmente alla perdizione i giovani rampolli della milano da bere. I toni sono drammatici. Non vi illudete, sentiremo di peggio. Se vince Pisapia l'islam diverrà religione di stato, chiederanno l'annessione alla Turchia, tutte le donne incinta saranno costrette ad abortire, tutti gli uomini si dovranno sposare con altri uomini e ogni bambino dovrà iniziare a fare uso di eroina raggiunti i sette anni di età. Sto esagerando? Be, direi che la realtà non è così lontana e i toni faranno la differenza. C'è chi accusa la santanché, che per inciso oggi si definisce moderata (lei???), di aver dato un'impronta sbagliata a queste elezioni. Io aggiungo che il vero artefice è Berlusconi e che ora, in queste due settimane, sarà peggio. Solo con la paura potranno vincere e questo significa nuove menzogne con cui sommergere l'avversario per richiamare all'ordine la base che un po' per protesta e un po' per gli incontestabili insuccessi della destra non hanno aiutato il pdl e la lega in questa battaglia. Su Pisapia solo una cosa è vera: è di sinistra, ma senza altre parole accanto. Gli estremisti sono gli altri. Coloro che hanno nel partito chi effettua i saluti romani con buona pace della costituzione, coloro che hanno gente dal passato nero come le tenebre e qualcuno di questi è addirittura al governo, coloro che a Napoli fanno gestire la politica da camorristi di primo ordine. Chi sono, quindi, gli estremisti? Saprete la risposta ascoltando i toni, le menzogne dette quando l'avversario non può rispondere, le offese agli avversari rei di non essere allineati al berlusconismo. Non ci sono altri estremisti in Italia. Gli estremisti sono loro.

lunedì 16 maggio 2011

E che è successo?!



I dati delle amministrative hanno qualcosa di clamoroso. Siamo difronte alla miglior prestazione della sinistra di questo secolo (detta così descrive meglio la portata del successo). E' una grande vittoria per il Pd, forse la prima in assoluto, che vede addirittura il Pdl dietro a Milano (sogno o son desto?), una vittoria per Sel che vede il suo uomo, Pisapia, realizzare un risultato storico e una vittoria per l'Idv che a Napoli vede De Magistris andare al ballottaggio e rischia seriamente di vincere, Torino e Bologna decidono il sindaco al primo turno. Insomma, la destra non ha nessuna vittoria eclatante. La sconfitta è sonora ed evidente. Inoltre, il peso politico dato dallo stesso Berlusconi, peggiora ulteriormente questo risultato. Questa tornata elettorale è una sconfitta per il premier. Non eravamo abituati a fare commenti del genere ma quando i dati economici pesano cosi tanto sulle spalle della gente le menzogne mediatiche ben amministrate dalla macchina del fango berlusconiana si perdono nel buio. Il giochetto di dare la colpa alla sinistra non ha funzionato e permettetemi di sottolineare come questo fosse impossibile visto che da tempo l'altra parte politica è lontana dalla stanza dei bottoni. I ritardi di questa nazione portano una firma chiara e quel nome gli elettori lo hanno letto e hanno dato un segnale importante. Il pdl paga l'aver lavorato per il singolo e non per la comunità. speriamo che questo effetto duri a lungo. Per sicurezza, spegnete la tv. godiamoci in silenzio questa presa di coscienza.

Vincenzo D'Onofrio

mercoledì 11 maggio 2011

Far abituare il popolo



Nel post precedente abbiamo parlato di tensione. Oggi vogliamo approfondire fermandoci però sulle parole di Berlusconi. Sappiamo tutti quanto valore hanno le sue dichiarazioni e l'incredibile capacità nell'affermare qualcosa e smentirsi subito dopo. La situazione però è molto peggiorata con il tempo. Ma sul banco degli imputati chiamo anche l'opinione pubblica, rea di aver troppo spesso accettato incomprensibili fandonie, metodi volgari e incivili e soprattutto menzogne spudorate. In pochi giorni abbiamo sentito di nuovo tutto il repertorio sui magistrati e abbiamo potuto godere di nuove esilaranti affermazioni: il problema della monnezza di Napoli è colpa  dei giudici. Questa frase va a braccetto con quella dell'altro giorno sulle macerie a L'Aquila. Silvio è l'unico al mondo che vede seri risultati positivi in queste due città e i "piccoli" problemi che permangono sono colpa di altri. Il problema è che la gestione mediatica che ha le spalle gli permette di non far sapere che la situazione è gravissima in entrambe le città. Poco o niente è stato fatto e mentre al governo Prodi non fu perdonato nulla, anche colpe che probabilmente non aveva, Berlusconi continua a vivere in uno stato di innocenza perenne. Può addirittura dichiarare di non aver messo mani nelle tasche degli italiani quando invece sappiamo tutti che la pressione fiscale è aumentata in maniera considerevole. Inoltre in Italia non è mai all'ordine del giorno la parola lavoro. Il lavoro che è stato drammaticamente mortificato da questo governo. Molti dimenticano che è opera del precedente governo Berlusconi la nascita del termine "precario". Non solo quindi abbiamo la disoccupazione giovanile e generale a livelli record (e in pochi ricordano la "inoccupazione", gravissimo problema in Italia) ma molti di quelli che hanno un lavoro sono in situazioni precarie e quindi un'intera generazione non può costruirsi un futuro. E' opinione nostra quella che le vicende giudiziarie di Berlusconi siano un arma efficace per nascondere i drammatici insuccessi della sua gestione. Il governo di famiglia ha lavorato nell'interesse di un singolo e i danni si fanno sentire. Quando inizieremo a pensare ai nostri diritti e quindi  a dare giustamente le colpe di questa gestione orribile a chi di dovere? Certo, finché le operazioni mediatiche del premier copriranno dati, sminuiranno volgarità e immorali condotte e permetteranno qualsiasi legge ad personam senza che alcuno obietti alcunché la situazione non sarà delle più rosee. Vedevo ieri una scena del film "I cento passi".  Una frase di quel film è ideale per concludere questo post: Noi ci dobbiamo ribellare, prima di abituarci alle loro facce. PRIMA DI NON ACCORGERCI PIU' DI NIENTE!!!!

Vincenzo D'Onofrio

martedì 10 maggio 2011

Tanta voglia di manganello


Che dal Pdl escano fuori veri e propri fuoriclasse della tensione è risaputo ma nell'ultimo periodo abbiamo assistito a vere lezioni di stile. Dopo i cartelli fuori della procura di Milano con su scritto "Fuori le Br dalle procure" e qualche affermazione della "evergreen" Santanchè su cancri e metastasi varie vi segnaliamo i metodi utilizzati dal Pdl per gestire i contestatori. Al palasharp di Milano Berlusconi chiede alle guardie "di occuparsi" di un uomo che stava esprimendo il suo dissenso. Senza farselo ripetere le guardie hanno preso il contestatore picchiandolo e trascinandolo di forza per terra. Il tutto è documentato dalle immagini. Ieri un'altra persona che contestava fuori dalla procura di Milano è stato portato via con forza via da due gorilla nonostante fosse inseguito dai giornalisti per delle domande. Naturalmente i fan di Silvio erano tranquilli a sbandierare le loro bandiere e nessuno ha avuto da ridire.
Ora due riflessioni:
1) Perchè le televisioni non ne hanno parlato?
2) Quanto manca ancora per ristabilire in Italia l'uso del manganello di squadristica memoria?
Per usare le parole di Peppino Impastato, di cui ieri si celebrava il 33esimo anniversario della sua morte, l'errore imperdonabile per questo paese sarebbe abituarsi a queste vicende. Noi ci dobbiamo ribellare. Preghiamo insistentemente affinché questo paese si risvegli da questo sonno civile.

Vincenzo D'Onofrio