mercoledì 12 novembre 2008

Agognato squadrismo



Vincenzo D'Onofrio oggi parla delle torture avvenute nella scuola Diaz a Genova. Può un paese civile tollerare che alcuni suoi servitori attentino alla dignità della nazione con atti di inaudita ferocia?




La notizia del giorno, a mio modesto parere, è quella che oggi il sito di Repubblica ha pubblicato nella sezione di Genova: la prova che nella "notte della scuola Diaz" le famose bombe molotov furono portate all'interno dell'edificio da alcuni poliziotti. Ma cosa successe quella notte? Quella notte il buon nome dell'Italia fu infangato da alcuni suoi servitori. Alcuni degli uomini che dovevano difendere la nazione hanno maltrattato, picchiato, offeso e torturato deliberatamente dei ragazzi di diverse nazioni che erano lì a Genova per manifestare. Per giustificare i loro metodi hanno accusato quei ragazzi di essere tutti black block, di essere violenti, eversivi. Ma a cosa è dovuta tanta violenza? Difficile pensare che non c'entrino motivi ideologici. Perchè attaccare con tanta ferocia se non per "redimere e punire" quei ragazzi per le loro opinioni? Sia chiaro, nessuno diffende i violenti che, sicuramente, erano in quei giorni tra le file dei manifestanti. Ma è ingiustificabile il volume della reazione delle forze dell'ordine che non fecero distinguo e che picchiarono come in preda ad una misteriosa ira funesta. Cosa ancor più grave è il ruolo di questi violenti. Il ragazzino che affronta il rappresentante della legge con spergiuri e, in casi peggiori, con atti violenti si macchia di una grave colpa. Ma qual è la colpa di cui si macchiano le forze dell'ordine quando la loro violenza è ingiustificata e soprattutto sproporzionata? Una delle immagini più fastidiose a cui riesco a pensare è quella di un padre che picchia a sangue un figlio per una banale marachella e , da un punto di vista morale, è equiparabile a questo il gesto delle forze dell'ordine in questione. La responsabilità che questi uomini assumono nel vestire quelle divise impone una condotta e dei metodi innecepibili che quella maledetta notte furono persi tra manganellate e torture varie. Eppure in Italia questi atti non sono nuovi. Una strana voglia di squadrismo, a intervalli regolari, torna nelle strade e nelle piazze a percuotere chi non si rassegna ad esprimere un'idea che non si conformi con l'opinione di chi detiene il potere. Il caso di piazza Navona a Roma è un ottimo esempio ma forse lo sono ancor di più le parole di Francesco Cossiga che ha invitato la polizia ad aspettare un atto violento di qualche studente irresponsabile per sedare con la violenza l'intero movimento di protesta. Lo squadrismo a cui tanti agognano dovrebbe essere debellato ma non tanto negli atti quanto nei meandri del cervello e dell'anima di alcuni

Vincenzo D'Onofrio

6 commenti:

Anonimo ha detto...

il problema dell'italia è che le forze dell'ordine non hanno abbastanza potere.......Nei paesi civili europei se sgarri te ne danno il doppio altrochè.
Genova era distrutta dopo il G8,io gliel'avrei fatta ricostruire a loro,altro che solo legnate...
Vorrei che per una volta qualcuno si mettesse nei panni di quei figli di mamma che per poco piu di 1000 euro al mese rischiano la vita per mantenere ordine in questa nazione a costo della loro incolumità,a costo della loro faccia...perchè non ne parla nessuno?Saluti

Anto

Anonimo ha detto...

Ragionamento semplice, quello delle forze dell'ordine: spegnere che fiammella prima che l'incendio divampi!

Unknown ha detto...

Carissima Anto io sono d'accordissimo con te. Dal mio articolo tu non lo diresti ma invece è cosi. Criticare "ideologicamente" è un male, un po come fece il compianto Pasolini quando disse "di aver tifato per i poliziotti" durante degli scontri a Valle Giulia. I ragazzi che spesso si oppongono a queste manifestazioni sono semplici ragazzi o, come hai sottolineato tu, padri di famiglia che guadagnano 1000€ al mese. La mia critica è un altra. L'ideologia nelle forze dell'ordine(come è sbagliato attaccare i poliziotti per ideologia è sbagliato anche prenderle per lo stesso motivo) e l'utilizzo di queste forze per atti non degni di un paese civile (vedi il caso citato della scuola Diaz). La responsabilità che comporta quella divisa fa si che gli atti debbano essere abbondantemente meditati e mai devono essere illeciti. Se un cittadino fa un illecito è un delinquente, se lo fa la polizia si è in uno stato illiberale. La questione dello stipendio è ancora più importante se si considera ciò. Tali responsabilità meritano un compenso certamente migliore

Unknown ha detto...

correzione su pasolini: come fece notare, non come fece. Scusatemi

Anonimo ha detto...

no perdonami vincenzo se posso,ma c'è un errore di fondo....i figli di mamma che rischiano la loro incolumità per poco piu di mille euro al mese sono i poliziotti e le forze dell'ordine in generale....e mi chiedevo perchè non si parla mai di quanto sia difficile il loro compito.
Dici che i partecipanti di queste manifestazioni sono ragazzetti,tu c'eri al G8 di genova?c'era gente che ha distrutto persino le vetrine dei negozi(ma cosa c'entravano con le decisioni del mondo le vetrine dei negozi?mah....),non stiamo parlando di studentelli contro la gelmini,prova a chiedere a un genovese cosa sono stati i giorni del G8.....Io mi sono vergognata di essere italiana....oggettivamente non credo che devastare una città mentre i potenti del mondo discutono in un palazzo per fatti loro serva a qualcosa,anzi diciamo che non serve a nulla(se non a mostrare la grande inciviltà di cui la gente è portatrice).Cose del genere non dovrebbero proprio accadere,le forze dell'ordine fanno solo quello per cui sono pagate:il loro dovere.
Non dimentichiamoci che non si tratta di battaglia navale nè tanto meno di risiko:si gioca seriamente con la vita delle persone;penso che chiunque nei panni dei poliziotti a rischio di prenderle le dia,loro sono esseri umani come noi....se una persona mi piombasse addosso con un estintore io la prenderei a cazzotti,non voglio morire nè farmi male.
Poi ovviamente,opinione mia.

Anto

Anonimo ha detto...

ah cmq dimenticavo,io non difendo aprioristicamente la categoria delle forze dell'ordine,semplicemente credo che non trattandosi di cyborg o simili siano soggetti a istinti come chiunque altra persona(di paura,di collera,di sfinimento,di stizza...)c'è solo una cosa da considerare:loro hanno il coltello dalla parte del manico,altrimenti perchè pensi che andrebbero alle manifestazioni con lacrimogeni,manganelli e scudi?secondo me sta al cittadino manifestante comportarsi civilmente,dopo non si può piangere sul latte versato ;-)

Anto