venerdì 23 aprile 2010

Destra contro destra.




Nuovo post di Vincenzo D'Onofrio


Il duello Berlusconi-Fini sta assumendo dei contorni davvero affascinanti. Le considerazioni che si possono effettuare in merito sono innumerevoli. Per prima cosa non si può non notare come la pace e l'amicizia tanto declamata all'interno del partito dell'amore è una mera utopia. I toni si sono alzati e tra le due anime del pdl è scoppiata una guerra combattuta molto sui nervi e, permettetelo, sulle poltrone nella stanza dei bottoni. Naturalmente chi pensa che questa possa essere uno scontro ideologico su problemi del paese è un idealista. Anche un po' sciocco aggiungerei. Detto questo non possiamo non analizzare la nuova politica finiana. Molti si sorprendono delle uscite del "compagno" Fini. Addirittura a sinistra si parla di una nuova speranza nata dagli scontri del presidente della Camera con il leader maximo della destra italiana. Io non sono così fiducioso e ottimista. Il motivo di queste prese di coscienza di Fini e della sua parte politica è il fallimento della sinistra. La gente non è diventata fascista tutta ad un tratto. Nell'animo (forse molto in profondità) rimane una coscienza civile e democratica a cui la sinistra e in primis il pd doveva appellarsi. Non avendolo fatto si è creata una voragine immensa dopo si sono tuffati gli ex AN. Quello spazio era di facile conquista per i post-comunisti(attenzione a questo termine) ma negli ultimi anni sta crescendo lì una destra moderata che, nonostante le origini, vuole conquistare quei valori e idee che dovrebbero essere nel bagaglio culturale e politico di un riformista. Questo scontro con Berlusconi è solo una naturale conseguenza. I valori di cui sopra non possono convivere con quelli di una destra xenofoba e populista del binomio Berlusconi-Lega. E' Triste in tutto questo che invece di una concreta campagna di opposizione dobbiamo sperare in un disfacimento interno. Al massimo godiamoci il delizioso spettacolo offerto dai contendenti. Sicuramente è più interessante dei pollai che si vedono nei programmi della De Filippi

Vincenzo D'Onofrio

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Tutto cio' nasce da una presa di coscienza di Fini sul fatto che i patti fatti con Berlusconi per far confluire An nel PDL non sono stati rispettati e come lo stesso partito sia la proprietà privata del Cavaliere e di nessun altro.
Dimostrando a tutti quanto sia democratico.
Mi fa piacere che ci siano 11 persone che la pensano come Fini ma mi preuccupano seriamente i circa 170 schiavetti del Presidente.
E la Lega se la ride e prepara l'affondo finale che avverrà tra tre anni.
E intanto la crisi economica che riduce in povertà migliaglia di famiglie è superata...........