mercoledì 14 aprile 2010

Bertone e la chiesa, cambiamo qualcosa





Vincenzo D'Onofrio sul caso Bertone



Non facciamo in tempo a scrivere un articolo sulle vergognose dichiarazioni di Frattini che il cardinal Bertone ci stupisce dal Cile con una dichiarazione che più che farci indignare ci sorprende per il basso tenore culturale e psicologico. Facciamo una premessa: chi vi scrive è profondamente religioso. Ogni domenica va ascoltare messa, fa della lettura quotidiana della Bibbia un principio irrinunciabile. Insomma la sua fede lo ha formato nelle idee e nella personalità. Eppure questa fede lo rende una persona lontana da questa Chiesa cattolica. Io sono contrario aprioristicamente ai dogmi, che siano essi politici, culturali, religiosi. Il Vangelo mi ha insegnato ad avere un rispetto incommensurabile per la persona. Mi ha sempre colpito la figura di Gesù oltraggiata al suo tempo perchè frequentatore assiduo di prostitute e peccatori, nonché per i metodi scelti per l'evangelizzazione (passatemi il termine improprio) di questa gente come ad esempio a cena bevendo vino, fianco a fianco con i peccatori. Gesù, chi riteneva in errore, lo frequentava, andava a casa sua, lo redarguiva con parole di speranza ed amore.
Ieri invece abbiamo assistito ad una miserabile sceneggiata di un suo sedicente successore. La Chiesa cattolica sta attraversando un brutto periodo e questo perchè si ritrova a fare conti con suoi (gravissimi) errori che non può più coprire, come nei tempi del medioevo, con il suo pregnante potere sulle coscienze dei suoi sudditi (qui il termine è assolutamente corretto). In questa situazione di imbarazzo e di difficoltà inizia a muoversi come l'uomo che sta annegando che si appiglia a tutto e a tutti cercando di far annegare qualcun altro con lui per la foga di salvarsi. Dopo il puerile attacco al New York post che accusava il Vaticano duramente in merito alla faccenda della pedofilia, dove si è tornati a nominare complotti sionistici che non si sentivano dagli anni '30 del secolo scorso in Germania e in Italia, il cardinal Bertone ha detto che la pedofilia non è conseguenza del celibato e quindi della perversione degli istinti repressi dalla condizione di questa imposizione ma che è una conseguenza dell'essere omosessuali, nominando a testimonianza di ciò uno studio scientifico di cui, sinceramente, nessuno ha memoria.
Questo attacco gratuito, stupido, senza senso e disperato non ci indigna. Sì, non ci provoca rabbia ma solo tanta pietà. Pietà per un uomo che non ha le capacità intellettuali e forse intellettive per capire l'oscenità delle sue convinzioni ancestrali. Questa gravissima uscita deve farci capire che bisogna riflettere sulla autorevolezza, spesso del tutto autoreferenziale, di questi uomini. Un'idea cosi povera e soprattutto malvagia, si scontra contro le finalità spirituali e religiosi che l'istituzione Chiesa ha sempre sostenuto di seguire. Parlo da fedele deluso e offeso. Fedele che rimane tale per MT 23, 1-12 (che vi invito a leggere con attenzione quale manifesto di una fede che reputo giusta e sana). Ritengo che sia giusto, ormai, ritenere l'influenza della Chiesa valevole solo per la sfera privata delle persone che si considerano suoi adepti. Come il sottoscritto. Cercando di far diminuire gradualmente l'influenza pubblica. I metodi e le politiche di questa istituzione sono cresciute meno di quello che si creda e il progresso dell'umanità, della società civile e dei diritti dei singoli rendono alcune uscite e alcuni modi di fare non adatti a questa società. Spesso attacchiamo altre religioni per alcuni aspetti: il velo nell'islam, il divieto di trasfusioni nei testimoni di geova, ecc. Ma anche queste convinzioni dovrebbero essere messi sullo stesso piano. Capiamo insieme che la sfera religiosa deve essere relegata nella sfera privata di ognuno di noi con le giuste garanzie. Essere laici deve essere un principio indissolubile di ogni cittadino. Considerando l'essere laico (in senso stretto) uno status connaturale di ogni membro della società. Solo così potremo renderci conto, da cittadini e da fedeli, che questa gente sbaglia in quanto uomini. Sarà condizione fondamentale del perdono ma se questa condizione manca è difficile accettare errori tanto stupidi

3 commenti:

elena ha detto...

Premessa: non entro nel merito della dichiarazioni di Bertone, che così come ci sono state comunicate hanno l'aspetto dello scivolone clamoroso, che tuttavia non sorprenderebbe nella storia della Chiesa...
non sono d'accordo sull'analisi che fai della situazione della Chiesa e dei suoi fedeli, perchè è ingiusta...E' ingiusto parlare di sudditi e di adepti,come se chi ha la "sventura" di credere in Dio e credere anche nella CHiesa cattolica sia niente di più di un plagiato che non ha capito nulla e sia incapace di intendere, comprendere, approfondire. E' ingiusto pensare di relegare la fede ad una dimensione privata ed intimistica, nel chiuso delle mura di casa: "testimoniate il Signore con la vostra vita" non è una frase ad effetto per chiudere la Messa, ma è una realtà irrinunciabile(sarebbe come se un medico avesse trovato la cura ai mali del mondo e se la tenesse per sè!). Credere nella Chiesa è fare una scommessa, puntando tutto su una realtà apparentemente incredibile: nata da Gesù stesso, è stata volutamente affidata agli uomini, nella figura di un rozzo pescatore che per prima cosa ha tradito il suo maestro nel momento più decisivo ed è scappato; vuol dire credere in una realtà che è sempre stata sgangherata, fin dall'inizio, ma che proprio per la presenza divina e per l' azione che questa compie sulla limitata materia prima umana, è viva ancora oggi, nonostante gli errori dei secoli, profondi e scandalosi ( e per cui ha chiesto e chiede ancora scusa, e trovami un'altra istituzione pubblica che abbia il coraggio di farlo!)...e grazie alle figure straordinarie di santi uomini e sante donne che in ogni tempo hanno abbracciato e donato liberamente loro stessi a questa Chiesa, senza essere per questo castrati o diminuiti in nessun aspetto della loro umanità. Che poi in tanti purtroppo siano mele marce e non santi anche nella CHiesa, ne possiamo parlare quanto vuoi,anche perchè Gesù stesso nel Vangelo non è per nulla tenero con loro....

Elena

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Cara Elena, scusa il ritardo. Grazie del tuo commento che ho molto apprezzato. Come ho premesso nel post io sono un credente. La lettura continua della Bibbia ha avuto una funzione fondamentale nella crescita della mia personalità. Questo mi ha reso sicuramente contrario a determinati aspetti della chiesa ma mi piace considerarmi come quel tale a cui Gesù dice: "Chi non è contro di noi è per noi" Ho idee diverse ma questo non vuol dire che non accetti e non rispetti la funzione della chiesa. sono però totalmente contrario ad un potere "temporale" del vaticano. Potere che rivedo in un'influenza ancor oggi molto presente nel nostro paese che permette a questa istituzione di essere direttamente o indirettamente autrice di determinate scelte. Testimoniare cristo vuol dire altro. Quando fa questo la Chiesa è e dovrebbe essere totalmente libera. Ma trovo odioso quando in nome di questa missione si giustifichino tanti atteggiamenti penalizzanti per questa nazione. Questo non lo trovo giusto e soprattutto lo trovo in contrasto con l'opera di evangelizzazione che la Chiesa dice di perseguire. Questo è il mio pensiero. Spero di averlo chiarito. Ti ringrazio ancora