mercoledì 27 gennaio 2010
Saggezza popolare
Analisi in tre punti di Vincenzo D'Onofrio
Punto 1
Voglio parlare di una persona che è incappata nel classico detto: "Fatti i fatti tuoi e campi cent'anni". La persona in questione è Guido Bertolaso. Quest'uomo che fino a pochi giorni fa era spacciato per un eroe dal nostro governo è stato impietosamente bacchettato neanche fosse colui che ha provocato la crisi economica internazionale. Si possono fare alcune considerazioni:
- quello che fai nella vita non è mai abbastanza e basta un alito di vento per far dimenticare ciò che di buono hai fatto.
- se dovessero dipingere la nostra nazione dopo questa vicenda l'immagine migliore sarebbe quella del barboncino con un guinzaglio. Non so se Bertolaso avesse ragione ma ha fatto una dichiarazione importante, immagino dettata dalla sua esperienza nel campo delle emergenze. Questo non è piaciuto allo zio Sam che ne ha chiesto subito la testa. I nostri rappresentanti, fieramente, hanno sbattuto i talloni, hanno raddrizzato la schiena e hanno eseguito senza fiatare. Bella prova di orgoglio nazionale. Succubi degli Usa? Yes we can, come sempre.
Punto 2
Memorabile prestazione dell'onorevole Barbareschi. Famoso per aver definito lo stipendio da parlamentare "non sufficiente" per il suo sostentamento e per la sua lotta contro internet a favore del diritto d'autore è incappato anche lui in un altro famoso detto: "chi predica bene razzola male". Nella sua trasmissione di cui mi onoro di ignorare il titolo si è reso protagonista di un furto bello e buono ai danni del blog Spinoza.it baluardo della satira web in Italia. Alcune delle battute degli utenti sono state utilizzate dagli autori del programma (di cui quattro sono sedicenti membri del forum di Spinoza). Barbareschi ha subito recitato la parte dell'indignato dalle polemiche. Ha infatti affermato: "Ma come, quando ho fatto la proposta di legge per il diritto d'autore per far pagare chi distribuisce nel web materiale prodotto da altri il popolo della rete è insorto e ora che ho fatto la stessa cosa ma al contrario ci sono tutte queste polemiche?" Ci vorrebbe un applauso. Bisognerebbe spiegare all'onorevole che spesso ciò che viene immesso nella rete contrasta un mercato con prezzi esorbitanti dove le case di produzione, le televisioni e i vari network lucrano sugli artisti o forti della loro posizione impongono mercati poco concorrenziali e con scarsa offerta di contenuti costringendo l'utenza a pagare troppo per i prodotti migliori. Lui invece ha approfittato di materiale gratuito per arricchirsi personalmente (riceve uno stipendio da La7 per questo spettacolo). Prendiamola come una provocazione ma penso che la causa di tutto sia una carenza di idee. Serviva la polemica per farsi pubblicità. State tranquilli però: in poco tempo cadrà nell'oblio mediatico che tale trasmissione merita
Punto3
Trovo sempre interessante quando in Italia si parla di piano casa, ponti sullo stretto, condoni edilizi e poi puntualmente per un terremoto, per una fuga di gas o per un difetto strutturale case intere vengono giù come castelli di carta portandosi con loro vite umane. Gli esempi si sprecano: L'Aquila, perchè la terra non uccide nessuno ma sono le case costruite senza leggi antisismiche che ammazzano la gente; Messina, perchè forse lo avete dimenticato ma c'è stato qualche problemino anche li per qualche pioggia di troppo; Favara, l'ultimo in ordine di tempo dove due bambine si sono viste portare via le loro giovani vite a causa dell'incuria dell'uomo. In Italia servirebbe una politica seria sull'edilizia, sulla ristrutturazione degli immobili nei centri abitati, una lotta concreta contro l'abuso edilizio. Invece politici senza scrupoli, a livello locale e nazionale, permettono lo sfacelo dei nostri centri, dei nostri paesi, delle nostre case. Alla ricerca di consensi o di qualche voto in più non si rendono autori di politiche efficaci per la salvaguardia del territorio e mentre continuano con le loro sfavillanti promesse, tra l'altro puntualmente disilluse, la nazione crolla come un muro vecchio e pericolante e la situazione va sempre più peggiorando. Verrebbe da dire "dalla padella alla brace".
Vincenzo D'Onofrio
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