sabato 22 gennaio 2011
Quel condannato
Due giorni fa sono stato ad annozero tra il pubblico. Ci vado spesso. Le serate che adoro di più sono quelle dove si litiga parecchio. Perchè? Ma perchè c'è più azione, più risate tra di noi, più movimento. Quindi, per questi motivi, ho molto apprezzato la performance di Daniela Santanchè che ha incendiato la serata con le sue polemiche inutili, proteste ingiustificate e grida isteriche. Tra le tante idiozie ha detto una cosa che in molti stanno ripetendo in questi giorni. Berlusconi è sempre stato assolto. Davvero? Ma a me non pare proprio. Si potrebbe dire che questa convinzione è la conseguenza del malcostume "minzoliano" che identifica la prescrizione con l'assoluzione. Un errore giuridicamente gravissimo ma che i media e i politici amici del premier continuano a commettere. Le poche, vere, assoluzioni di Berlusconi sono state la conseguenza di leggi cambiate dai vari governi Berlusconi prima del pronunciamento dei giudici nei processi che riguardavano il premier, ad esempio il processo sul falso in bilancio. Inoltre come dimenticare il Lodo Mondadori dove fu accertato che ci fu corruzione dei giudici. L'avvocato del premier, Cesare Previti, fu condannato il suo capo prescritto ma nella causa civile c'è stata la condanna del Premier a versare una cifra record a De Benedetti. Il giudice autore di quella sentenza fu vittima di un servizio giornalistico scandaloso: la sua sanità mentale fu messa in discussione dal fatto che indossasse calzini azzurri (!!!). Insomma, qualche condanna c'è stata e le assoluzioni sono state poche. La domanda che mi farei è: perchè il premier è sempre al centro di qualche torbido caso giudiziario? Ai posteri la facile sentenza.
Vincenzo D'Onofrio
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