martedì 20 ottobre 2009

Grazie Tremonti




L'Unità di oggi ha pubblicato una foto di Tremonti a tutta pagina con su scritto a caratteri cubitali: "Comunista". Be, l'uscita del ministro dell'economia è davvero sorprendente. Che voglia imitare Fini nell'essere uno dei pochi in Italia a dire cose di sinistra? Di certo frasi del genere non ce le aspettiamo più dal PD troppo impegnato nelle lotte interne per guardare alla situazione del paese e nemmeno dalla sinistra extraparlamentare occupata non sappiamo in che cosa ma comunque in maniera che non interessa o addirittura infastidisce la gente. Nelle parole di Tremonti, però, c'è qualcosa in più. Definire la mobilità non adatta a questo paese rivela un pensiero più profondo ovvero che i sistemi politici non possono attecchire ovunque e quello che funziona altrove non è detto che funzioni in casa nostra. Senza contare che alla legge Biagi non sono seguiti accorgimenti che, negli altri paesi, fanno si che il lavoro flessibile sia una cosa seria. Ritengo la legge 30 (meglio chiamarla cosi per non offendere la memoria del povero Biagi) la peggiore eredità che ci lascerà l'era Berlusconiana. Intere generazioni di giovani hanno visto il loro futuro spegnersi tra progetti rinnovati ogni sei mesi destinati a terminare, assicurazioni che non hanno mai funzionato e una pensione che ora come ora è solo un miraggio. Il progetto di una vita migliore per molti italiani è utopistico. La legge in questione ha una responsabilità enorme e con lei, naturalmente, coloro che l'hanno promulgata. Di questo però non si parla. In Italia ci si occupa di altro e queste notizie o riflessioni non passano e sembra che il problema non esista. Va dato quindi atto a Tremonti di aver aperto una discussione importantissima. Brunetta e la Marcegaglia sono già intervenuti bollando il lavoro fisso come "ritorno al passato". Direi che se questo è il futuro c'è da preoccuparsi e se proprio dobbiamo guardare ad altri paesi cerchiamo di capire perchè negli Usa un semplice fattorino possa ambire a migliorare la sua posizione mentre in Italia chi nasce impiegato muore impiegato. Diamo un senso alla meritocrazia togliendo questa parola dalla bocca di chi protegge le alte sfere in modo che sia un'attività clientelare a decidere chi può ambire ad una scalata sociale. Insomma, dietro alle parole di Tremonti si apre una voragine che in molti non vogliono riempire ma con cui dobbiamo fare i conti. Non so se Tremonti voleva tutto questo ma comunque non ci resta che ringraziarlo. Grazie Tremonti

Ps Riprendiamo con una novità. Ragioni Italiane da oggi è su Twitter. questo è l'indirizzo dove potete seguirci: http://twitter.com/ragionitaliane. Lo terremo aggiornato e anche su questo blog scriveremo più spesso. Alla prossima

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